Ritratti di donne straordinarie

Sono tante le figure femminili che hanno contribuito a restituire alla donna un ruolo principale nella storia mostrando che, dietro alle forme delicate di un corpo, esistono menti eccezionali, spiriti coraggiosi e audaci, disposti a tutto per non tradire la propria essenza e la propria volontà: donne che con intraprendenza rivoluzionaria hanno contribuito a trasformare il mondo.

Per la festa dell’8 marzo, C.ALLA ha voluto omaggiare alcune delle iconiche figure che hanno mostrato quanto la volontà di una donna forte possa cambiare le regole della storia.

Ipazia d’Alessandria: una mente rivoluzionaria

Ipazia fu un’importantissima matematica, filosofa ed astronoma greca: una mente eccezionale passata alla storia come simbolo della libertà di pensiero e d’indipendenza femminile.

Estremamente colta e di una profonda intelligenza, a lei sono accreditate l’invenzione dell’astrolabio, del planisfero e dell’idroscopio: arrivò addirittura a formulare ipotesi sul movimento della Terra e probabilmente fu la prima a mettere in dubbio la teoria tolemaica secondo la quale la Terra fosse al centro dell’Universo.

Insomma, molto prima che Copernico, Galilei e Keplero cambiassero per sempre il nostro modo di vedere il mondo, Ipazia era già arrivata ad intuizioni straordinarie.

Difendi il tuo diritto di pensare, perché anche pensare erroneamente è meglio che non pensare affatto.
Ipazia

Il coraggio di Billie Holiday

Regina del blues e donna risoluta, la meravigliosa Lady Day è riuscita con la sola forza della sua musica a compiere un atto di denuncia dello stesso impatto storico che ebbero le azioni della famosa Rosa Parks.

In un’epoca in cui imperversavano impunite le persecuzioni del Ku Klux Klan, in un’America in cui la lotta a favore dei diritti civili era nel pieno della sua brutalità, questa donna si è esposta con coraggio, esibendosi davanti ad un pubblico di soli bianchi, in un brano che è diventato il simbolo delle lotte razziali: a luci basse, nell’assoluto silenzio di un club degli anni ‘30, la voce di Billie intona la struggente melodia di Strange fruit, il racconto di dolore di un’intera popolazione, una denuncia della brutalità, un graffiante lamento di disprezzo verso l’odio razziale.

Nonostante la vita avesse messo a dura prova Billie Holiday, questa donna ha dimostrato una forza interiore eroica, utilizzando il suo talento per la musica come arma contro l’ingiustizia sociale.

Gli alberi del Sud portano uno strano frutto
Sangue sulle foglie e sangue alla radice
Corpi neri oscillano nella brezza del sud
Strani frutti appesi agli alberi di pioppo […].
Strange fruit – Billie Holiday

La Regina dell’aria Amelia Earhart

Eroina della fase pionieristica dell’aviazione americana, Amelia Earhart è stata la prima donna a trasvolare l’Atlantico.

L’impresa la rese famosissima, trasformandola in un’icona di intraprendenza: una figura indomita che ha sfidato i pregiudizi sociali dell’epoca, ancora oggi non del tutto superati, secondo cui una donna non avrebbe le capacità di ambire a determinate imprese.

Amelia invece sapeva decisamente il fatto suo: capello corto e sorriso furbo, non si è lasciata fermare da nessun tipo di discriminazione di genere, tanto da conquistarsi un posto tra le figure iconiche della storia come uno dei simboli principali di emancipazione femminile.

La cosa più difficile è la decisione iniziale di agire, il resto è solo tenacia.
Le paure sono tigri di carta.
Amelia Earhart

Ada Lovelace: l’incantatrice dei numeri

È incredibile pensare come questa donna fuori dal comune, già nel corso del 1800, sia arrivata ad elaborare l’idea di “una macchina capace di essere uno strumento programmabile, con una intelligenza simile a quella dell’uomo”, ipotizzando per prima il concetto di intelligenza artificiale.

Con l’aiuto di Charles Babbage, inventore della Macchina Differenziale, la Lovelace è ricordata infatti come la madre dei moderni computer: la sua incredibile capacità di intuizione e profonda passione per matematica, algebra e logica, la portarono ad elaborare un algoritmo riconosciuto come il primo programma informatico della storia.

Ada ha regalato al mondo contemporaneo l’immagine di una donna brillante, un esempio di tenacia visionaria e capacità logiche fuori dall’ordinario, tanto da introdurre nella nostra vita una tecnologia che ha trasformato totalmente il modo di comunicare degli esseri umani.

Credo di possedere una delle più uniche combinazioni di qualità, esattamente mescolate tra loro, per rendermi, prima di tutto, un’esploratrice delle realtà nascoste della natura.
Ada Lovelace

Espressione libera: il Tanztheater di Pina Bausch

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Ha fondato il concetto di teatrodanza contemporaneo, rompendo le barriere dell’arte performativa: nel Tanztheater di Pina Bausch l’attore incarna tutte le possibilità performative, che siano essi gesti, parole o passi di danza.
Ogni corpo interpreta in modo del tutto personale la forma che vuole rappresentare, aprendosi ad un mondo nuovo e ad una libertà di espressione mai sperimentata.

Una sconfinata devozione, quella di Pina Bausch per la danza, che l’ha guidata per tutta la sua vita nell’indagine delle potenzialità drammaturgiche del corpo, trasformando il movimento in un’espressione intellettuale del sentimento.

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Sebbene fosse una donna schiva e di grande umiltà, Pina ha introdotto un concetto totalmente nuovo di libertà nel mondo dell’arte performativa, svestendosi della paura di mettere a nudo il proprio animo.

Si deve trovare un linguaggio – con parole, con immagini, atmosfere – che faccia intuire qualcosa che esiste in noi da sempre.
Pina Bausch

Per la festa della donna si celebrano le conquiste sociali, politiche e civili delle donne ma si ricordano anche le privazioni che hanno dovuto subire e le lotte che hanno dovuto intraprendere per emanciparsi e combattere il razzismo di genere.

Come la donna C.ALLA, queste donne della storia sono donne intellettualmente libere, non si sono mai fatte rinchiudere in confini definiti da altri.
Simbolo di rivincita ed espressione del carisma femminile, hanno vissuto ribellandosi al pregiudizio del pensiero comune, senza mai dubitare del proprio cuore e del proprio intuito.