Da Elizabeth Taylor a Sophia Loren
Fino agli anni Sessanta, l’immagine che la donna e la sua nudità avevano nei confronti della società sono stati sicuramente un tabù. Un desiderio da svelare per la donna, magari, ma dall’altra parte un divieto imposto dal buon costume. Una prima scossa arriva proiettata sul grande schermo, da Liz Taylor nel film “La gatta sul tetto che scotta”, dove la ricordiamo sdraiata sul materasso con una sottoveste bianca in pizzo e seta.
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Cinque anni dopo pensiamo con un sorriso divertito alla celebre e iconica scena dello spogliarello di Sophia Loren in Ieri, oggi, domani. Emblematica e sensuale, iconica e non volgare, un capolavoro della commedia all’italiana che ha fatto decollare la sua carriera e ha scoperchiato quel grosso tabù che era la nudità femminile.
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L’attrice impersona tre figure di donna: dalla ragazza che vende sigarette di contrabbando, alla signora benestante e annoiata, e infine alla prostituta. Scenari che si trovano certamente agli antipodi tra di loro, ma che scoprono una donna che cerca evasione, e che non ha timore di mostrare le proprie forme.
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La lingerie e la sensualità non andavano così più celate, bensì sfoggiate. Torna il romanticismo e con lui i pizzi, i volant e le nuvole di seta. La sottoveste viene promossa al ruolo di vestito qualche anno dopo, e la pelle può uscire allo scoperto come tocco di “erotismo pubblico”.
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